Gigi D’Alessio censurato a Sanremo, il motivo fa infuriare i fan

Gigi D’Alessio, durante un’intervista a Muschio Selvaggio, racconta di una censura da parte di Sanremo che ha fatto storcere il naso ai fan.

“Ogni notte mi addormentavo con le cuffie e le canzoni di Claudio nell’orecchio, poi arrivava mamma a spegnere lo stereo”, ha detto Gigi D’Alessio, parlando di quando era solo un ragazzo innamoratissimo delle musica. Oggi invece D’Alessio è cantautore di grandissimo successo, ma il suo percorso musicale non è stato privo di sfide e ingiustizie. 

la censura a Sanremo di Gigi D'Alessio
Gigi D’Alessio e la censura a Sanremo (credit: ANSA) – 20centesimi.it

La sua ultima intervista è quella rilasciata a Muschio Selvaggio, noto podcast di Fedez, dove Gigi D’alessio insieme a Luché, hanno affrontato un tema molto delicato, quello di Shiva, il rapper finito in carcere per aver partecipato a una spedizione punitiva conclusa con un tentato omicidio.

Da qui nasce il discorso sulle sue origini, in quei quartieri tanto odiati da Gigi D’Alessio, a causa della criminalità che si portano dietro, ma che al contempo elogia nella loro complessità. Proprio in questo frangente ha racconta della sua censura a Sanremo: la sua colpa è stata quella di essere napoletano e volerlo mostrare sul piccolo schermo.

Gigi D’Alessio censurato a Sanremo: il racconto che ha fatto scatenare la bufera

Ai microfoni di Muschio Selvaggio, Gigi D’Alessio ha racconta come, nel 2000 venne censurata una frase in napoletano contenuta nella sua canzone. La frase non aveva alcun riferimento poco etico, ma diceva semplicemente “Se stasera dovessi baciarti”. Nulla di eclatante, ma alla redazione di Sanremo quella frase cantata in dialetto non piaceva proprio. Tuttavia, lo stesso Gigi, proseguendo il racconto, ha spiegato quanto accaduto successivamente.

70th Sanremo Music Festival 2020
Sanremo 2020, cosa accadde a Gigi D’Alessio (credit: ANSA) – 20centesimi.it

“Me la censurarono”, ha detto D’Alessio, ma “Io poi l’ho fatta comunque”, ha proseguito l’artista indignato dalla richiesta immotivata. Secondo Gigi, quello fu un vero e proprio atto di razzismo nei confronti di una cultura che fino a 20 anni fa non tollerava l’esposizione agli artisti partenopei.

A tal proposito, gli utenti del web si sono spaccati a metà: chi sostiene sia una cosa ignobile, e chi, afferma che quanto detto dall’artista è totalmente falso visto che Nino D’Angelo ha cantato per oltre 30 anni in napoletano. Nonostante ciò, questa non è la prima volta che Gigi racconta l’episodio e lamenta situazioni analoghe.

Già l’anno scorso l’artista, raccontando del passato, ha affermato: “Quando sono andato a Sanremo, anno 2000, sembrava che fossi appena sceso dal barcone, contro di me c’era razzismo culturale, come se potessi cantare soltanto di vicoli e sceneggiate”. Sebbene oggi D’Alessio non abbia più questi problemi, non dimenticherà mai il fenomeno culturale che ha dovuto vivere sulla sua pelle.

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