Neuralink ha svelato l’esistenza di un progetto incredibile: darà la vista agli ipovedenti. Cosa hanno intenzione di fare?
La tecnologia è in continua evoluzione. Lo abbiamo visto con il lancio di numerosi dispositivi molto utili e che hanno impressionato milioni di consumatori. Come se non bastasse anche in campo medico la situazione è piuttosto positiva. Tutte le nuove proposte sono interessanti e non finiscono mai. Ma adesso ci sorprenderà Neuralink con la sua nuova invenzione medica.
Parliamo di un chip che aiuterà le persone ipovedenti. Lo scopo è quello di creare una cura contro la cecità. Si tratta di una idea che mette in campo le intelligenze artificiali per poter affrontare un problema molto grande e che non è mai stato sconfitto. Grazie a Neuralink, la società di impianti cerebrali di Elon Musk, tutto questo sarà possibile.
Chip per ipovedenti, l’invenzione che permetterà a chiunque di vedere: tutti i dettagli
Sarà una invenzione mai vista prima e che risolverà in via permanente la cecità. È chiaro che si collochi con le tecnologie di alto livello, quindi non parliamo di un chip di poco conto. E il fatto che verrà completato fra diversi anni ne è la prova lampante. Difatti la sua progettazione è in via di sviluppo, e le persone non vedono l’ora di provarlo per capire se sarà un dispositivo valido o meno. I dubbi sono pochi in questo momento.
Neuralink ha ottenuto a metà settembre l’approvazione per mettere alla prova il suo chip cerebrale su pazienti paralizzati. Il dispositivo viene installato direttamente nel cervello e poi collegato ad un computer. Così facendo le capacità umane verranno migliorate con il passare del tempo. Grazie a questa invenzione non si avrà soltanto la possibilità di vedere meglio, ma addirittura di migliorare la salute del soggetto.
Questo perché il chip potrà curare malattie neurologiche, catturando i segnali elettrici che vengono generati nel cervello. Succede quando il paziente inizia a compiere diverse azioni fisiche. Per ora non ci sono altre informazioni importanti per il chip di Neuralink.