Insegnare al cucciolo a “gestire” il momento dei bisogni è sicuramente uno degli aspetti più delicati della convivenza: ecco tutti i consigli.
Un aspetto fondamentale per godersi appieno la convivenza con il proprio cane è addestrarlo a fare i bisogni. Tuttavia, non è sempre facile, poiché il processo di apprendimento è determinato da fattori fisiologici e cognitivi. Per questo motivo, dobbiamo conoscere bene sia i meccanismi biologici che le tecniche da applicare, senza dimenticare alte dosi di pazienza e di affetto.
I cuccioli devono defecare e urinare molto spesso. La frequenza può variare, ma di norma un cucciolo di età compresa tra le 8 e le 18 settimane può stare senza evacuare per 1-4 ore al massimo. Quando avrà 8 mesi sarà in grado di resistere fino a 8-10 ore. Prendere il tempo giusto, essere paziente e stabilire una routine sono tutti elementi importanti durante una qualsiasi forma di addestramento del proprio cane. Di seguito, tutti i consigli utili.
I bisogni del cane sono un punto dolente per ogni proprietario. Chiunque abbia un animale in casa si è trovato a dover affrontare questo passaggio fondamentale di doverlo addestrare a fare i bisogni dove desidera. Nei primi giorni di vita insieme al tuo cagnolino, ti sembrerà che “vada in bagno” molto di frequente. Nelle prime fasi, bisogna cercare di impiegare un sistema misto che utilizzi sia il panno o lettiera per i bisogni in casa sia alcune uscite dall’appartamento.
Di solito è facile capire quando il tuo cucciolo “vuole andare in bagno“: si guarda intorno trepidante, cammina in cerchio e inizia ad annusare negli angoli alla ricerca di un posto adatto. Come i bambini, infatti, anche i cuccioli non sanno ancora trattenerla. È facile, quindi, che il tuo nuovo amico voglia fare i suoi bisogni non appena si sveglia, un’ora dopo aver mangiato e potrebbe fare la pipì tutte le volte che si emoziona.
Con questi dati, risulta estremamente semplice stabilire gli orari in cui è opportuno portare il cucciolo nel luogo più adatto all’espletamento dei suoi bisogni. Quando il cane è molto piccolo, questo luogo è solitamente una traversa posizionata sul balcone, in giardino o in una zona di servizio della casa: l’importante è scegliere una collocazione non troppo lontana dalla sua cuccia o dalla zona pasti, in modo tale da consentire al cucciolo di raggiungerla in tempo.
Il passaggio ai bisogni fuori casa deve avvenire in modo graduale ma costante, per evitare che il piccolo possa sviluppare una vera e propria dipendenza dalla traversa. Quest’ultima, che può essere sostituita anche da fogli di giornale o panni. Come in ogni aspetto del percorso educativo di un cane, anche in questo caso l’apprendimento è frutto di un metodo “dolce” i cui pilastri sono la gradualità, la pazienza e la costanza. Abitua il cane ad associare l’azione corretta ad una reazione positiva. In base a questo principio, il piccolo quattrozampe deve essere premiato con un bocconcino ogni volta che fa i suoi bisogni all’esterno.
La punizione non è efficace quando si tratta di addestrare il cucciolo ai bisogni fuori casa. In realtà, ha più svantaggi che vantaggi e può anche essere controproducente. È particolarmente sconsigliabile strofinargli il naso nei suoi bisogni o rimproverarlo con un giornale impregnato. In questo modo, non solo non gli insegni nulla, ma incoraggi il cucciolo a temerti e a sentirsi impotente, oltre a rompere il legame con lui. Anche l’atteggiamento del proprietario ha, in tal senso, una grande importanza. Sentendosi vezzeggiato e lodato, infatti, il cane tenderà a reiterare l’azione corretta e imparerà a fare i bisogni fuori casa molto più rapidamente.
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